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Ulteriore Deroga fino a fine giugno 2012 per la casella PEC aziendale

Dopo aver derogato fino a fine anno per consentire alle aziende di regolarizzare la propria situazione in merito alla necessità della casella di posta elettronica certificata, è stata definita una ulteriore tregua fino a metà 2012 per tutte quelle aziende che non avessero ancora avuto modo di regolarizzarsi.
La PEC, per molte aziende, viene vista come un semplice ulteriore balzello annuale sul quale hanno potuto mettere le mani in pochi attori: sicuramente è un costo aggiuntivo che, in questi momenti di crisi profonda, non aiuta, ma porta molti più vantaggi che non svantaggi.
Suggeriamo a quelli che ancora non hanno attivato la propria casella di posta elettronica certificata, di farlo rapidamente acquistando la PEC da uno dei partner attivi in questo settore, tra i quali figura anche Presenza Digitale, il ramo di comunicazione di I-node che ha i propri pacchetti per la posta elettronica certificata per tutte le tasche e necessità.

3
maggio
2012

Deroga al 29/11/2011 confermata per la posta elettronica certificata

A causa del grande numero di richieste di attivazione di caselle PEC che ha appesantito le procedure di attivazione negli ultimi momenti, è stata confermata la deroga al registro imprese per le sanzioni fino a fine 2011, per consentire gli ultimi ritardatari di attivare la casella PEC.

La casella PEC, quindi, potrà essere richiesta anche oltre il termine del 29/11/2011, ma conviene comunque provvedere ad attivarla al più presto per non trovarsi con la fine dell’anno, insieme alle altre numerose incombenze, a dover assolvere anche a questa.

Cosa succede dopo il 31/12/2011?

Per le società chi dovessero omettere od effettuare la comunicazione della propria casella di posta elettronica certificata in ritardo verrebbe emesso dalla Camera di Commercio un verbale di accertamento di violazione amministrativa, notificato agli obbligati principali, cioè alla società e ai suoi amministratori.

Nello specifico la mancata comunicazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata rientra nei comportamenti sanzionabili a norma dell’articolo 2630cc, omessa o tardiva comunicazione o deposito: “Chiunque essendovi tenuto per legge a causa delle funzioni rivestite in una società o in un consorzio, omette di eseguire, nei termini prescritti, denunce, comunicazioni o depositi presso il Registro delle Imprese è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 206 Euro a 2065 Euro”

Pagamento liberatorio € 412,00
Nel caso di società, l’importo dovuto per sanzioni e spese è moltiplicato per il numero degli amministratori della società obbligati al pagamento.

28
novembre
2011

Posta Elettronica Certificata, consigli per l’uso

In questo articolo illustreremo alcune semplici informazioni su come funziona la casella PEC.

Partiamo intanto da alcune questioni che vogliamo rendere evidenti, anche se per molti sono già chiare. Le caselle PEC sono di fatto delle nuove caselle di posta elettronica da configurare sul proprio client e sono tipicamente accessibili anche come webmail, esattamente come l’eventuale casella di email LIBERO, Tiscali, GMail o Google Apps.
La casella di posta elettronica certificata, inoltre, ha una peculiarità rispetto alle altre caselle di posta elettronica e NON PUÒ non essere ricevuta (a meno che la casella di posta elettronica certificata di destinazione non sia piena).
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20
novembre
2011

Dominio di posta elettronica cartificata professionale, serve?

La certificazione del dominio è un’operazione, di per se, necessaria solo una volta nel ciclo di vita del dominio stesso, in base all’attuale normativa e prevede alcune attività tecniche ed alcune attività amministrative; senza scendere nel dettaglio, la certificazione del strong>dominio PEC consente di personalizzare la propria casella PEC. Ad esempio, certificando un dominio del tipo
pec.i-node.it

potremmo creare delle caselle del tipo

nome_utente[chiocciola]pec.i-node.it

rendendo il proprio brand distinto anche per la PEC

Non da evidenti vantaggi dall’utilizzare la PEC con un dominio più generalizzato, se non gli stessi che si hanno quando si decide di cambiare il provider che gestisce le nostre caselle di posta professionale.
Se infatti è vero che cambiando da un dominio del tipo pec.it gestito da aruba ad un dominio generalizzato di register od uno come indicato sopra significa dover cambiare la comunicazione a tutti i clienti, nonche anche al registro imprese, con una casella su un dominio personalizzato questa cosa non accade (il dominio è vostro, come quello PEC).
Conoscendo inoltre il funzionamento di questi sistemi per la pubblica amministrazione (non dimentichiamoci che la posta elettronica certificata
è nata come strumento per eliminare la carta e semplificare la vita alle aziende nel dialogo con la pubblica amministrazione), il cambiamento della propria PEC potrebbe fare il giro della Pubblica Amministrazione troppo lentamente e, quindi rischiare di farci arrivare troppo tardi in alcune situazioni critiche.
In ogni caso, se si sceglie per un dominio PEC personale, i costi salgono per il primo anno, ma poi tornano quelli della PEC normale, avendo però in più la possibilità di un nome tutto vostro.

20
novembre
2011

PEC, come dichiararla

A seguito di molte richieste da parte dei clienti di I-node, abbiamo pensato potesse essere utile esporre un breve articolo che trattasse di come sia possibile registrare la propria casella di posta elettronica certificata, obbligatoria dal 29/11/2011 per tutte le imprese italiane. Per poter assolvere all’obbligo della PEC, quindi, è necessario svolgere quanto indicato di seguito:

La dichiarazione della PEC al Registro Imprese avviene attraverso una pratica di
Comunicazione Unica che può essere predisposta utilizzando i consueti strumenti:

  • ComunicaStarweb
  • Comunica Fedra
  • Altri software compatibili presenti sul mercato.

In aggiunta, il legale rappresentante della società ha la possibilità, se dotato di firma digitale, di dichiarare direttamente la PEC al Registro Imprese attraverso le funzioni semplificate disponibili su www.registroimprese.it. Questa modalità è fruibile solo dall’impresa e non prevede la possibilità di intermediazione da parte di professionisti o altri soggetti incaricati.
Naturalmente è possibile dichiarare l’indirizzo PEC della società nell’ambito di un qualsiasi altro adempimento di Comunicazione Unica (ad esempio in una pratica di rinnovo cariche, di modifica dell’indirizzo della sede, ecc.).
Questa guida ha comunque l’obiettivo di descrivere la compilazione di una pratica che contiene solo la dichiarazione PEC. Per le altre pratiche si rimanda alla Guida alla Comunicazione Unica disponibile su www.registroimprese.it.
Questo significa, in sostanza, che per l’obbligo della PEC è necessario coinvolgere tipicamente il proprio commercialista che potrà aiutarvi ad effettuare la registrazione, qualora non aveste a disposizione i software indicati sopra o la firma digitale.

Per il compimento dei 10 anni di età, tutti i clienti di I-node hanno la possibilità di registrare una PEC sul dominio

pec.postafacile.net completamente gratis per il primo anno, richiedendo il modulo di adesione PEC con la form sottostante.
Per chi volesse invece acquistare una casella PEC andare alla pagina dei prodotti correlati alla posta elettronica certificata su Presenza Digitale

17
novembre
2011